Una selezione di film posseduti dalle nostre biblioteche per ricordare le vittime dell'Olocausto e non dimenticare le atrocità che sono state commesse.
La Shoah a Padova e nel Veneto
Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria vicenda di un uomo che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo. Tornato in Italia dopo la guerra la sua storia non la racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, semplicemente perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno. Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest la sua storia sarebbe andata dispersa. Queste donne, a fine degli anni ’80 misero sul giornale della Comunità ebraica di Budapest un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della persecuzione nazista a Budapest e alla fine della ricerca ritrovarono un italiano di nome Giorgio Perlasca. Il destino decise che la storia di Giorgio Perlasca venisse conosciuta e ora il suo nome si trova a Gerusalemme, tra i Giusti fra le Nazioni, e un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem. La storia di Giorgio Perlasca dimostra come per ogni individuo è sempre possibile fare delle scelte alternative anche nelle situazioni peggiori, in cui l’assassinio è legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico.
Giorgio Perlasca in GalileoDiscovery
Giorgio Perlasca in MLOL
Il Museo della Shoah a Vo’ Vecchio ha sede nella cinquecentesca e monumentale Villa Contarini Giovanelli Venier, uno dei luoghi simbolo dell’olocausto (fu un piccolo lager, prima tappa dello sterminio degli ebrei), che dopo un importante restauro nel 2012 è tornata al suo antico splendore. Nel dicembre 1943 la villa fu requisita dai repubblichini di Salò e utilizzata come campo di concentramento degli ebrei delle province di Padova e Rovigo: da allora, per circa sette mesi nel campo di Vo' vennero detenute fino ad una settantina di persone, arrestate in ottemperanza alla circolare del 30 novembre 1943 emessa dal Ministro degli Interni della Repubblica di Salò Buffarini Guidi. Il 17 luglio 1944 i quarantasette ebrei allora presenti nel campo vennero prelevati dai tedeschi, incarcerati a Padova, trasferiti poi a Trieste nella risiera di S. Sabba ed infine, stipati in vagoni merci, tradotti nel campo di lavoro e di sterminio di Auschwitz - Birkenau in Polonia. Degli ebrei detenuti a Vo' soltanto tre sopravviveranno: Ester Hammer, Bruna Namias e Sylva Sabbadini.
La Shoah a Padova e nel Veneto in GalileoDiscovery
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Musei, memoriali e mostre della Shoah
Il Memoriale della Shoah di Milano ha creato una linea del tempo dal 1922 al 1945 per mettere in ordine gli avvenimenti che hanno portato alla Shoah.
La fondazione Museo della Shoah di Roma mette a disposizione un virtual tour della mostra: “Shoah. L’infanzia rubata”.
Scopri il Virtual Tour nei luoghi della Padova ebraica.
Fondamentale e ricchissino, il webdoc di RaiCultura prende in esame il fenomeno dell'Olocausto approfondendone numerosi aspetti fornendo i numeri dello sterminio sistematico degli ebrei da parte dei nazisti.