Lettere a una fanciulla che non risponde, Davide Orecchio
Sarà ancora possibile amare in un mondo dove tutto ormai è governato da algoritmi? Avrà ancora senso farlo quando la nostra stessa memoria non risiederà più dentro di noi ma sarà affidata a meccanismi che ci trascendono? La domanda (e forse la risposta) affiora dalle lettere di LB, il protagonista di questo romanzo, un robot d'amore più umano di un essere umano, capace di provare un sentimento inestinguibile per Livia, la donna che lo ha abbandonato e che ora riceve le sue parole affidate ad antichi strumenti: la penna, l'inchiostro e la carta. LB è, anche, una nuova Sherazade: cerca storie o le inventa per Livia, così da mantenere in vita il loro legame; le scrive dal proprio esilio, mentre viaggia nella solitudine abissale di un mondo apocalittico e dimentico del valore di simboli e parole. Davide Orecchio intreccia un epistolario d'amore nell'era delle intelligenze artificiali, ambientato in un tempo inquietante e vividamente prossimo al nostro, solcato da personaggi che sono grottesche o commoventi epifanie dei nostri stessi limiti. LB, eroe tragico e ultramoderno, affida la sua ricerca di una salvezza possibile a una scrittura esatta ed evocativa, che sprigiona la sua potenza anche all'epoca del trionfo dei byte: come scrivere lettere lascia una traccia anche se colei che le riceve non risponde, così l'amore è il nostro baluardo per rimanere umani.
Il vento soffia dove vuole, Susanna Tamaro
Ci sono momenti nella vita in cui si sente il bisogno di prendersi una pausa e ripercorrere con calma, senza le continue incombenze quotidiane, le tappe della nostra esistenza. Un viaggio che, anche nei momenti difficili e bui, ci ha portato a provare un sentimento di riconoscenza e gratitudine verso chi ha condiviso con noi il cammino, le prove, le epifanie. Così Chiara, alla soglia dei sessant’anni, approfittando dell’improvviso silenzio che avvolge la sua casa in collina, decide di scrivere tre lettere. La prima alla luminosa figlia adottiva, Alisha, ormai ventenne; la seconda alla diciottenne Ginevra, la problematica figlia naturale; e la terza all’amato e solido marito Davide, con il segreto intento che un giorno la farà leggere anche al piccolo Elia, arrivato in un momento di grande crisi familiare. Sono tutte, in qualche modo, lettere d’amore, declinate nei diversi linguaggi in cui si esprime questo sentimento invincibile e misterioso che ci lega indissolubilmente gli uni agli altri, aprendo nel nostro cuore porte segrete che non sapevamo di avere. Trent’anni dopo Va’ dove ti porta il cuore, Susanna Tamaro ci riporta all’interno di complesse dinamiche generazionali, regalandoci pagine preziose che sovrastano il vociare confuso di questi tempi. Il vento soffia dove vuole ci cattura, ci consola e ci guarisce. Un romanzo profondo, appassionante e ricco di umorismo che è un inno alla forza dei legami familiari e all’importanza di dare un senso alla nostra vita.
Lucida follia : lettere d'amore a Lina, Sibilla Aleramo
Già raggiunto il successo con la pubblicazione del suo primo romanzo "Una donna" (1906), in cui raccontava l’abbandono della casa coniugale per conquistare la propria indipendenza, Sibilla Aleramo conobbe a Roma, al primo Congresso nazionale delle donne italiane (1908), la giovane intellettuale ravennate Cordula (Lina Poletti), con la quale iniziò una travolgente storia d’amore. Sono qui raccolte le lettere che Aleramo le scrisse, scoperte e curate da Alessandra Cenni, quale importante documento di storia letteraria e testimonianza dei pionieristici tentativi di cambiare e aprire le relazioni d’amore mettendo al centro l’esperienza dell’amore omosessuale, appassionatamente vissuto e lucidamente analizzato in tutte le sue rivoluzionarie componenti.