Le culture russa e ucraina sono così intrecciate che nel mondo vengono considerati come esponenti della più classica letteratura russa grandi autori di origine Ucraina. 
Nikolaj Gogol' (Velyki Soročynci 1909 - Mosca 1852), Michail Bulgàkov (Kiev 1891- Unione Sovietica 1940) Vasilij Grossman (Berdyčiv 1905 - Mosca 1964), Isaak Babel' (Odessa 1894 - prigione di Butyrka, Mosca 1940) hanno in comune l’essere nati in Ucraina e morti in Russia.
Anche in altri campi dell’arte l’Ucraina ha dato i natali a personalità di spicco, come il pianista  Vladimir Horowitz (Kiev 1903 – New York 1989) o come il famosissimo ballerino Vaslav Nijinsky (Kiev 1889 – Londra 1950).
Inoltre, non tutti sanno che lo scrittore Joseph Roth (naturalizzato austriaco) è nato a Brody, Ucraina, così come condivide il suolo natale con Vasilij Grossman anche l’insospettabile Joseph Conrad, nato a Berdyčiv nel 1857. 

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anime_morte_cop.jpgLe anime morte
Pavel Ivanovic Cicikov viaggia attraverso la Russia comprando "anime morte", i nomi dei contadini morti dopo l'ultimo censimento sui quali i proprietari dovevano pagare le tasse fino al censimento successivo. Vuole usare quei nomi per ottenere l'assegnazione di terre concesse solo a chi poteva dimostrare di possedere un certo numero di servi della gleba. Il romanzo avrebbe dovuto comporsi di tre parti, la terza però non fu mai scritta, mentre della seconda restano solo alcuni frammenti nei quali però il quadro dei vizi e dei difetti russi appare meno fosco che nella prima parte.

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maestro_e_margherita_cop.jpgIl maestro e Margherita
«Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell'inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere... Ma c'è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro... Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica... Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione... È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol' e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.» 

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vita_e_destino_cop.jpgVita e destino
"Il libro segue con ottocentesca, tolstojana generosità molteplici destini individuali spostandosi da Stalingrado (città doppia: simbolo di difesa e libertà contro la violenza nazista e insieme luogo-emblema dell'Urss staliniana; solo nella 'casa di Grekov' si vive secondo onore e senza gerarchie) ai lager sovietici e ai mattatoi nazisti, da Mosca (le stanze del potere, le celle della Lubjanka) alla provincia russa. E raccontando la 'crudele verità' della guerra, le storie intrecciate di eroi e traditori, automi di partito ed esseri pensanti, delatori, burocrati, intriganti, carnefici, martiri, personaggi fittizi e reali, inframmezzando la narrazione con numerosi dialoghi (di ascendenza, questi, dostoevskiana), Grossman continua a interrogarsi sull'essenza di sistemi che uccidono la realtà - di conseguenza anche gli uomini - falsificandola, sostituendola con l'idea. Al posticcio e menzognero 'bene' di Stato lo scrittore può opporre soltanto, per quanto ardua e apparentemente impossibile in tempi disumani, la bontà individuale, rivendicando - sommessamente, ma con tenacia - l'irripetibilità del singolo destino umano. Giacché 'Ciò che è vivo non ha copie... E dove la violenza cerca di cancellare varietà e differenze, la vita si spegne'."

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armata_cavallo_cop.jpgL'armata a cavallo
"L'armata a cavallo" è un'antologia di brevi storie ispirate alla guerra civile e scritte con uno stile che riesce a intrecciare sangue e romanticismo, lirismo e barbarie. Eroi a volte feroci, a volte buffi, i personaggi di Babel' sono tutti esuberanti, uomini vivi, con pregi e colpe che danno vita a una fiumana, una valanga, una tempesta in cui tuttavia ciascuno ha il proprio volto, i propri sentimenti, il proprio linguaggio. Con uno stile che cerca di smitizzare la violenza, Babel' mette in luce il rovescio della crudeltà e la forza bruta dei leggendari cosacchi, restituendo la dimensione umana di coloro che hanno combattuto e sono morti per la rivoluzione.

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Altri contenuti e approfondimenti:

diari_nijinsky_cop.jpgDiari / Vaslav Nijinsky
Il nome di Nijinsky evoca tutta la leggenda dei Balletti Russi, quella apparizione bruciante e fugace che avrebbe segnato una svolta nel gusto e l'irruzione del moderno nell'arte della danza. Ma Nijinsky fu anche un singolare destino, che ci parla soprattutto dalle pagine di un libro: i suoi travagliati "Diari". Quando Diaghilev lo lanciò, nel 1909, Nijinsky era un giovane allievo della scuola di danza di Pietroburgo. In breve tempo sarebbe diventato uno degli esseri più osannati e idolatrati d'Europa. Ma l'equilibrio del ballerino era fragile: su di lui incombeva la follia, che lo avrebbe presto travolto. E proprio sulla soglia della follia Nijinsky scrisse, nei primi mesi del 1919, questo febbrile diario.

 

Vladimir Horowitz : the studio recordings, New York 1985 / [musiche per pianoforte di Liszt, Scarlatti, Schubert, Schumann, Scriabin

La Kiev assediata raccontata da Bulgakov nel romanzo LA GUARDIA BIANCA in un approfondimento da il Post

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