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Chiamami col tuo nome - Libro vs Film | Biblioteche di Padova

Chiamami col tuo nome - Dal romanzo al film

Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name) di André Aciman, pubblicato nel 2007, è un'opera fondamentale della letteratura contemporanea che esplora il desiderio, la scoperta di sé e la malinconia della perdita. Nel 2017, Luca Guadagnino ha portato questa storia sul grande schermo, trasformandola in un film acclamato dalla critica e dal pubblico. Entrambe le opere condividono lo stesso nucleo narrativo, ma si distinguono per approccio e rappresentazione.

chiamami_col_tuo_nome_cop.jpgIl romanzo

Aciman ambienta la sua storia nell'estate del 1983 in una villa nel nord Italia, dove Elio, un diciassettenne colto e introspettivo, si innamora di Oliver, un dottorando americano ospite della sua famiglia. Il libro è narrato in prima persona da Elio e offre un'immersione profonda nei suoi pensieri, nei suoi turbamenti e nella sua ossessione amorosa. La forza del romanzo risiede nella sua introspezione psicologica. Aciman descrive con estrema sensibilità i sentimenti e le ambiguità di Elio, creando un ritratto vivido della sua esperienza emotiva. Il tono è malinconico e nostalgico, reso ancora più intenso dalla struttura narrativa, che racconta gli eventi con la consapevolezza del passato ormai perduto. Il finale si estende per quasi vent’anni dopo quell’estate, mostrando i successivi incontri tra Elio e Oliver e il loro inevitabile allontanamento.

chiamami_col_tuo_nome_dvd_cop.jpgIl film

L'adattamento cinematografico diretto da Luca Guadagnino offre una versione più visiva ed emotiva della storia. Interpretato da Timothée Chalamet nel ruolo di Elio e Armie Hammer in quello di Oliver, il film ricrea l'atmosfera sensuale e sospesa del romanzo, affidandosi a una regia attenta ai dettagli e a una fotografia dai colori caldi e avvolgenti. A differenza del libro, il film abbandona la narrazione in prima persona e si affida ai silenzi, agli sguardi e ai gesti per trasmettere le emozioni dei personaggi. Il rapporto tra Elio e Oliver è rappresentato in modo più discreto rispetto al libro, lasciando maggiore spazio alla suggestione. Inoltre, il finale del film si concentra su una lunga e struggente scena in cui Elio, davanti al camino, piange silenziosamente mentre scorrono i titoli di coda, lasciando il futuro dei personaggi in sospeso e accentuando la malinconia della separazione.

Analisi e confronto

Sia il romanzo sia il film sono capolavori nei rispettivi ambiti. Il libro di Aciman si distingue per la profondità della sua introspezione psicologica, mentre il film di Guadagnino traduce questi elementi in un linguaggio visivo potente ed emotivamente coinvolgente. Se il romanzo è un flusso ininterrotto di pensieri e ricordi, il film sceglie di comunicare attraverso immagini e atmosfere, rendendo il racconto più immediato e universale.

Entrambe le opere riescono a catturare l’intensità e la fragilità del primo amore, lasciando nello spettatore e nel lettore una profonda sensazione di nostalgia. Che si scelga di leggere il libro o di vedere il film (o entrambi), Chiamami col tuo nome rimane una storia indimenticabile sull’amore e sulla perdita.

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