1945 e altre storie dello scrittore ungherese Gábor T. Szántó, pubblicato dalla casa editrice Anfora, è una raccolta composta da otto racconti che trattano di tematiche connesse con la shoah e affrontano questioni rimaste un po’ ai margini della storia. Ad esempio cosa sia accaduto, nel secondo dopoguerra, alle proprietà abbandonate dagli ebrei deportati, espropriate vendute alla popolazione a prezzi vantaggiosi, oppure come siano state curate o non curate le sepolture di coloro che non sono sopravvissuti, o ancora come siano stati considerati i monumenti commemorativi presenti o troppo spesso mancanti. In definitiva, il nucleo dei racconti di Szántó ruota attorno al generale “senso di colpa” derivante dall’incapacità “del dopo” di elaborare un trauma che direttamente o indirettamente ha coinvolto e riguardato tutti: i collaborazionisti, coloro che sono stati a guardare e anche chi dalla tragedia ha potuto guadagnare qualcosa.
Il giudizio della storia è universalmente noto, ma come si sono comportati i singoli dopo l’olocausto? Come sono stati riaccolti i sopravvissuti nelle comunità, laddove questo abbia comportato la rinuncia ai beni acquisiti a buon mercato mentre loro erano deportati? Come si sono rapportate le popolazioni rispetto ai cimiteri ebraici?
Gábor T. Szántó si prefigge di esplorare l’essenza ebraica nei tempi successivi all’olocausto, fino a raggiungere i giorni nostri, perché anche nel presente rimangono responsabilità che vanno riconosciute e rielaborate sia a livello sociale che individuale.
“Sono racconti audaci, profondi e taglienti, ma nello stesso tempo toccanti, grazie allo stile asciutto e senza fronzoli dell'autore, spinto da un elementare senso di giustizia e compassione per le prospettive dei sommersi che vivono con noi -immancabile il riferimento a Primo Levi. (cit. Anfora ed.)”.
L’autore
Gábor T. Szántó (1966, Budapest) scrittore, sceneggiatore, poeta, saggista ed editore, direttore del mensile ebraico ungherese Szombat. Ha studiato legge e scienze politiche all’Università Eötvös Loránd di Budapest. Nel 2003 ha partecipato alla Iowa International Writing Program Residency negli Stati Uniti. I suoi racconti sono apparsi in prestigiose riviste americane e i suoi romanzi sono stati pubblicati in Cina, Turchia, Slovacchia e Repubblica Ceca. 1945 e altre storie è la sua prima opera pubblicata in Italia. Dal primo racconto della sua raccolta intitolata 1945 – Il ritorno, è stato tratto il film omonimo, diretto dal regista ungherese Ferenc Török, premiato dal pubblico alla Berlinale nel 2017, vincitore di altri numerosi premi internazionali (Miami, Washington DC, San Francisco, Gerusalemme, Budapest), e distribuito in quaranta Paesi, Italia compresa, nei cinema, in televisione, su Netflix e Prime.
Approfondimenti:
1945 e altre storie su Rai Cultura
1945 e altre storie sulla rivista Andergraund