Si tratta di un sotto-genere del giallo classico nel quale il delitto avviene in una stanza chiusa dove si assite al ritrovamento di un cadavere; da quel momento partono le indagini, condotte da un investigatore. La caratteristica principale di questa tipologia di giallo è che al centro dell'attenzione non è tanto scoprire il responsabile, bensì scoprire come il crimine sia stato commesso. Il criminale sembra essersi volatilizzato e spesso sembra impossibile che sia riuscito a raggiungere il luogo stesso del delitto. Il detective solitamente si trova davanti l'enigma e tutti gli indizi necessari alla risoluzione del mistero e il lettore è incoraggiato a risolverlo prima che il detective riveli a tutti la soluzione del caso.
Tra la metà dell’800 e la metà del ‘900, la camera chiusa dall’interno viene declinata in modalità e casistiche estremamente varie: vittime in mezzo alla neve o alla sabbia e nessuna orma intorno; ambienti isolati come castelli, chiese, treni, aerei... L’omicidio in uno spazio chiuso o ristretto e un numero certo sospettati rende ancora più intrigante il mistero.
GLI AUTORI |
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Ann Radcliffe può essere considerata, con il romanzo I misteri di Udolpho, l'autrice che anticipò per certi versi l'enigma della camera chiusa, anche se il vero e proprio primo esempio di enigma della camera chiusa è ritenuto il racconto di Edgar Allan Poe I delitti della Rue Morgue. Tra gli autori di gialli della Camera chiusa troviamo: Agatha Christie (Miss Marple, Poirot), John Dickson Carr, Gaston Leroux (con Il mistero della camera gialla), S.S. Van Dine (Philo Vance), Gilbert Keith Chesterton (Padre Brown).
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IL LIBRO |
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I delitti della Rue Morgue, Edgar Allan Poe Pubblicato per la prima volta nell'aprile del 1841 su una rivista, si tratta del primo di tre racconti in cui compare il personaggio di Auguste Dupin. |
IL DETECTIVE |
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Auguste Dupin un detective un po' bistrattato da Sherlock Holmes che in Lo studio in rosso afferma: «Ora, secondo la mia opinione, Dupin era un mediocre. Quel suo trucco di intervenire nei pensieri del suo amico, dopo un quarto d'ora di silenzio, è pretenzioso e superficiale. Senza dubbio, Dupin aveva una certa capacità analitica, ma non era quel fenomeno che Poe sembrava considerarlo“, è un personaggio ideato da Edgar Allan Poe ed è il protagonista di una serie di romanzi gialli. Si tratta di un investigatore più abile della polizia, affiancato da un collaboratore meno brillante; è un nobile decaduto che vive a Parigi con un amico. Dupin è appassionato di enigmi e geroglifici. Conosce il prefetto della polizia, "G.", che appare in tutte e tre le storie e collabora con lui in alcune indagini. Il suo metodo investigativo si basa sulla certezza che dietro l’apparente complessità di un mistero si nasconda una soluzione semplice. |
ALTRI TITOLI |
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IL FILM |
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8 donne e un mistero, François Ozon Il film non è soltanto un semplice murder-mystery, quanto piuttosto un formidabile meccanismo teatrale che, attraverso una trama-pretesto infarcita di sorprese, eventi inaspettati e sconvolgenti rivelazioni, si diverte a mettere alla berlina le piccole ipocrisie della società borghese tradizionale, con un sarcasmo degno di Buñuel... Continua la lettura su MYmovies.it |
LA GRAPHIC NOVEL |
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CURIOSITÀ |
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Thomas Harris nel suo Il silenzio degli innocenti ha creato una delle camere chiuse più interessanti degli ultimi anni. Hannibal infatti fugge, in modo apparentemente totalmente inspiegabile, da una sala sigillata e sorvegliata da poliziotti, anche se l'autore rivela quasi subito come ciò sia stato possibile. |