A CHI È RIVOLTO

A tutta la cittadinanza

DOVE

Biblioteca Civica - Sezione Storica,
via Altinate 71

QUANDO

Mercoledì 5 giugno ore 17:30
Martedì 11 giugno ore 17:30
Biblioteca Civica - Sezione Storica

ALTRE INFORMAZIONI

Mercoledì 5 giugno 2024, ore 17:30-18:30 

Talk “I Film Festival come realtà educative e di formazione”.

Analisi e considerazioni di un fenomeno in crescita con Milena Lamendola (membro del direttivo del Lago Film Fest, dove si occupa della promozione e partecipazione attiva delle micro-comunità locali e del coinvolgimento di nuovi pubblici, e referente dei rapporti con gli enti territoriali)
L’intervento mira ad approfondire il legame che intercorre tra i festival cinematografici e le istituzioni scolastiche, emerso dal lavoro di ricerca magistrale I film festival come realtà educative e di formazione, analisi e considerazioni di un fenomeno in crescita. L’attenzione verrà posta su specifici campi d’interesse quali le tempistiche, i finanziamenti, le modalità, la tipologia di alunni e istituti coinvolti e le attività didattiche svolte dai festival nelle realtà educative con particolare riferimento ad alcuni Festival del Veneto, dimostrando la crescente sinergia in atto tra il mondo festivaliero e quello istituzionale-educativo. 

Milena Lamendola, laureata in Lettere Moderne presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, fa parte del direttivo del Lago Film Fest, dove si occupa della promozione e partecipazione attiva delle micro-comunità locali e del coinvolgimento di nuovi pubblici, ed è la referente dei rapporti con gli enti territoriali.

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Martedì 11 giugno 2024, ore 17:30-18:30 

immaginare_veneto_in_arrivo.jpgImmaginare il Veneto. Cinema e territorio nello sguardo di Mario Bertagnin a cura di Lucia Bertagnin (2022)
Il documentario rappresenta una forma di descrizione della realtà come testimonianza del presente e del passato. Artefice di questo processo è il cineoperatore vicentino Mario Bertagnin, che ha colto con sensibilità artistica i paesaggi e le tradizioni del Veneto: dalle Dolomiti alle città d'arte, dai riti alle tradizioni popolari, ha restituito un'immagine viva della realtà, immune allo scorrere del tempo. Alla ricerca dell'inquadratura perfetta, l'autore ha colto i mutamenti etnologici e paesaggistici, registrando fotogrammi di un territorio trasformato in arte cinematografica. Documentarista per la RAI, poi direttore della fotografia iscritto all'AIC, Bertagnin si fa apprezzare per la passione con la quale ha girato i suoi documentari e per l'utilizzo disinvolto della macchina da presa, caratteristiche che lo porteranno a ottenere riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. I contributi di storici e critici del cinema come Gian Piero Brunetta, Stefano Masi, Mirco Melanco, Carlo Montanaro e Alessandro Gatti restituiscono risalto all'opera di Bertagnin, guidando il lettore alla riscoperta di un documentarista che ha sempre coniugato professionalità e passione.

mario_bernardo_in_arrivo.jpgMario Bernardo “Radiosa Aurora”. Una vita dedicata al cinema e alla fotografia a cura di Adriana Lotto, Mirco Melanco, Romina Zanon (2023)
Capo partigiano durante la Seconda Guerra mondiale, primo presidente dell’Anpi del Veneto, divulgatore del cinema neorealista nel secondo dopoguerra, Mario Bernardo diventerà un valente direttore della fotografia cinematografica (spesso lui stesso regista, sceneggiatore, montatore). Lavorerà, tra gli altri, per due film di Pier Paolo Pasolini, oltre a realizzare film documentari in Italia e all’estero. Negli anni Sessanta brevetta numerose macchine per effetti speciali e collabora con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove insegnerà Tecnica cinematografica per venticinque anni. Un poliedrico personaggio noto anche in ambito internazionale, sia per le collaborazioni didattico-sperimentali sia per i film girati in nazioni lontane ed esotiche come lo era la Cina negli anni Settanta. Il presente volume, tracciando un’analisi della sua vita e della sua carriera, fa emergere il ritratto di un uomo risoluto e tenace, che, cresciuto in montagna, ha vissuto a Roma per circa sessant’anni per poi girare l’intero pianeta da vero viaggiatore. Un umanista e un idealista di grande profondità introspettiva, ma anche un tecnico alla continua ricerca di sperimentazione e innovazione.

venezia_veneto_immaginario_fellini.jpgVenezia e il Veneto nell’immaginario di Federico Fellini di Fabrizio Borin (2023).
Di un regista come Federico Fellini si è scritto tutto e il contrario per ogni aspetto del suo orizzonte artistico, compreso l’autoproclamato provincialismo riminese. Non rimaneva che scrivere qualcosa a proposito di un’altra regione, il Veneto, nei suoi “incontri ravvicinati” con località, artisti, persone, personaggi storici, amici e studiosi, con le diverse inflessioni dei dialetti veneti e con Venezia. Il volume propone una lettura “veneta” di scene e sequenze di alcuni film di Fellini, un omaggio nel trentennale della sua scomparsa. Le atmosfere, i temi e le narrazioni anche linguistiche dei luoghi veneti esprimono nella poetica e nello stile una sincera attestazione di simpatia e affezione, oppure di disagio. In particolare, nella vicinanza con alcuni amici intellettuali: padre Angelo Arpa, lo scrittore Georges Simenon, il poeta veneto Andrea Zanzotto; con il falso mito del seduttore veneziano Giacomo Casanova; con le molte persone e personaggi di origine, consistenza e parlata della lingua veneta. Quei tipi, facce e maschere caricaturali così caratteristiche del suo cinema barocco. Insieme per contribuire all’affascinante girotondo onirico di un Circo Veneto Felliniano.

Intervengono gli autori.
Introduce Vincenza Donvito responsabile della rete delle Biblioteche Civiche di Padova

I tre volumi appartengono alla collana editoriale “Fotogrammi e storia” (Casa editrice Il Poligrafo di Padova): La collana, fondata nel 2022, comprende i seguenti volumi: Venezia e il Veneto nell'immaginario di Federico Fellini di Fabrizio Borin (2024), Mario Bernardo "Radiosa Aurora". Una vita dedicata al cinema e alla fotografia di Adriana Lotto, Mirco Melanco, Romina Zanon (2023), e Immaginare il Veneto. Cinema e territorio nello sguardo di Mario Bertagnin a cura di Lucia Bertagnin (2022). I volumi indagano i molteplici elementi connettivi che intersecano gli spazi di convergenza tra cinema, fotografia e storia e il loro impatto sulla memoria privata e pubblica, locale, nazionale e internazionale. Dalla preistoria foto-cinematografica all'epoca digitale, i due linguaggi mass-mediali possono essere letti come vettori che portano a considerare l'immagine sia come fonte testimoniale e “specchio della realtà" sia come agente storico e occhio pervasivo in grado di influenzare la società contemporanea nel suo modo di percepire il reale. Attraverso questa iniziativa ci si propone di portare all'attenzione del pubblico una serie di autori, sguardi e linguaggi del cinema e della fotografia ignorati o dimenticati, se non addirittura mai censiti dalla critica o dalla letteratura scientifica, e, contestualmente, autori più conosciuti che necessitano di studi maggiormente approfonditi in termini di analisi e revisione complessiva della loro opera.

Visita il sito del River Film Festival per ulteriori informazioni

CONTATTI

biblioteca.civica@comune.padova.it, 049 8204811