matrix_cop.jpgMatrix, Lauren Groff

Matrix racconta la storia romanzata di Marie de France, poetessa francese vissuta nella seconda metà del XII secolo, della quale non si sa quasi nulla. Marie è una ragazza colta e di carattere, dall’aspetto distante dai canoni femminili del proprio tempo, autrice di lais d’amore. Figlia bastarda del re, quando muore sua madre viene accolta dalla regina Eleonora D’Aquitania, che presto la bandirà da corte a causa del suo carattere e dell’aspetto così sgraziato, per spedirla in un convento piuttosto sfortunato, umido e cupo, abitato da suore malaticce. Un posto che, a prima vista, le sembra più una tomba che una prigione. Inizialmente Marie soffre per la distanza dalla corte e dalla regina Eleonora, che lei ammira e ama, e trascorre un tempo di tristezza e rassegnazione. Ma ben presto il suo carattere volitivo emerge e Marie si trasforma in una figura sempre più centrale nel convento, fino a diventarne Badessa. La sua forza, al limite tra la santità e l’eresia, trasformerà la piccola comunità di religiose in uno dei conventi più floridi, potenti e più indipendenti del regno. Crea uno scriptorium, nel quale le sue consorelle copiano e illustrano testi sacri a prezzi concorrenziali; recupera le terre che appartengono al suo ordine e che sono state per troppo tempo appannaggio di famiglie del contado; si isola ogni giorno di più da un mondo nel quale sono i maschi a comandare, mettendo in pratica un’eterodossia che culminerà nella decisione di celebrare personalmente la messa al posto del prete. Groff segue la parabola di Marie de France, la fulgida ascesa, la costruzione di un’isola di sole donne, fino alla sua gloriosa morte. Il romanzo, tradotto in modo eccellente da Tommaso Pincio, selezionato per l'elenco dei 10 migliori libri del 2021 del Washington Post, è stato pubblicato da Bompiani nel 2022.

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Approfondimento: criticaletteraria; rivistablam

frieda.jpgFrieda, Annabel Abbs

Il romanzo di Annabel Abbs racconta la drammatica storia della fuga dello scrittore D.H. Lawrence con Frieda Weekley, già sposata a un altro uomo, madre di tre figli e aristocratica tedesca. Scritta da quattro punti di vista narrativi, la storia esplora la preoccupazione di Frieda per la libertà e le gravi conseguenze della sua scelta di ricercare una vita più significativa. 
Germania 1907: l'aristocratica Frieda von Richthofen, giovanissima, ha sposato il professore di etimologia inglese Ernest Weekley e vive con lui e i loro adorati figli Monty, Elsa e Barby a Nottingham. Per contrastare un momento di spegnimento per la vita costrittiva che conduce accanto a un uomo troppo diverso da lei, Frieda decide di partire con il figlio Monty per Monaco a far visita alla sorella. Elisabeth, donna emancipata frequentatrice di salotti e caffè bohemien, introduce la sorella Frieda a un nuovo mondo, dove trova spazio la concezione di un amore libero, fatto di passione e rivoluzione, anche alla luce delle nuove idee introdotte da Freud e Jung, così lontane dal grigio puritanesimo del luogo da cui ella proviene. Frieda ritorna a Nottingham cambiata per sempre e lì incontra un brillante ex alunno di suo marito, l'ambizioso scrittore e figlio di un minatore di carbone, D.H. Lawrence. Tra loro nasce una relazione tempestosa che scatena la vena creativa di Lawrence, mentre Frieda diventa musa e ispirazione per molti dei suoi personaggi. Per Frieda, tuttavia, la realizzazione di una vita libera ha un costo personale enorme. Il marito, travolto dallo scandalo, non le concederà mai il divorzio e la separerà dai figli per sempre. Il romanzo, eletto sia libro del mese che libro dell’anno dal Times nel 2018, è stato pubblicato in Italia da Einaudi nel 2020.
Della stessa autrice, sempre sulle tracce di donne che hanno combattuto contro gli stereotipi femminili del proprio tempo, segnaliamo Esposte al vento.

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Approfondimento: sololibri