Le nuove proposte di approfondimento:

 

notizie_biografiche_su_dante_cop.jpgNOTIZIE BIOGRAFICHE SU DANTE NELL'ANTICA ESEGESI DELLA COMMEDIA. RASSEGNA RAGIONATA DI LUOGHI, Vania Avellano 
Dal ritratto fisico alla personalità, dal profilo intellettuale alla produzione poetica. Il volume ricostruisce, attraverso un ragionato corpus di circa un migliaio di testimonianze trasmesse dalle chiose trecentesche, la vita e l'opera di Dante Alighieri. Lo studio si propone di offrire un contributo filologico e critico utile al recupero di tracce della biografia dantesca presenti nell'antica esegesi della Commedia. L'indagine sottopone altresì ad esame la biografia intellettuale del sommo poeta fiorentino, rapportando le notizie dei commentatori con i testi danteschi e le prime biografie. Integra e completa l'opera un'aggiornata bibliografia e un indice dei nomi e dei luoghi danteschi.

 

dante_compagno_di_strada_cop.jpgDANTE COMPAGNO DI STRADA. EDOARDO SANGUINETI E IL ROMANZO DELLA COMMEDIA,  Lorenzo Resio 
"Nel 1961 Edoardo Sanguineti pubblicava Interpretazione di Malebolge, una monografia che inaugurava la collana Biblioteca di «Lettere italiane». Studi e testi, diretta da Giovanni Getto per Olschki. Il volume era tratto dalla tesi di laurea, discussa cinque anni prima presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino, e solo nel marzo 2016 il dattiloscritto della tesi, ritenuto disperso, è stato ritrovato presso l'Archivio Storico dell'Università. Si è così scoperto che, nel passaggio dalla tesi al libro, Sanguineti, pur non avendo completamente riscritto il testo, lo aveva fatto oggetto di un'accurata revisione: esistono infatti numerosi passi espunti o rielaborati, qui pubblicati per la prima volta nella loro versione originaria. Da questi riscontri (e dalle riflessioni che suggeriscono) il presente studio si allarga ad analizzare il ruolo che Dante riveste per Sanguineti, non solo nella vasta produzione (...)"
 

dante_e_per_sempre_cop.jpgDANTE È PER SEMPRE, Donato Massaro 
L'autore ci propone un'analisi dell'itinerario dantesco in chiave contemporanea. Partendo dall'iniziale smarrimento del poeta, il quale è accompagnato nel suo cammino ultraterreno dalla Ragione e dalla Fede, Virgilio e Beatrice, mette sapientemente in luce come l'esperienza da lui vissuta riguardi l'umanità intera. Il volume riunisce numerosi scritti di Donato Massaro. Alcuni sono già apparsi su riviste e periodici culturali, altri invece sono inediti: il denominatore comune è la Divina Commedia, con lo scopo dichiarato di metterne in risalto in modo particolare gli elementi che la rendono tutt'oggi di grande attualità, perché il tema di fondo del poema è la condizione umana, che è sostanzialmente la stessa durante i secoli. Sebbene esposto al giogo del male, l'uomo, sostenuto dalla virtù della speranza, può finalmente giungere alla visione dell'«amor che move il sole e l'altre stelle».

parola_di_dante_cop.jpgPAROLA DI DANTE, Luca Serianni 
Da qualche anno, nei dibattiti televisivi o in presenza, si sente l'oratore di turno che non si risolve a terminare il suo intervento e dice «Un'ultima cosa e poi mi taccio». Si tratta di una lepida formula anticheggiante restata inconsapevolmente nell'orecchio dal canto di Farinata, uno dei più famosi: «qui dentro è 'l secondo Federico / e 'l Cardinale; e degli altri mi taccio». La memorabilità di questa clausola ha probabilmente generato questo uso imperversante, senza nessuna consapevolezza da parte di chi usa questa formula. La Commedia di Dante non è soltanto un esempio insuperato di creazione poetica, ma anche un serbatoio linguistico che nel tempo ha riccamente alimentato il vocabolario dell'italiano. L'eredità dantesca è fatta di parole ed espressioni dalla storia diversa. Alcune resistono nella nostra lingua fino a oggi, a volte cambiando in tutto o in parte il significato. Altre è stato Dante stesso a coniarle, o a usarle per primo in italiano. Ma in un'opera letteraria come la sua le parole non possono essere staccate dalla poesia, e così il libro si sofferma su alcuni casi esemplari, ne tratteggia il profilo in riferimento al contesto in cui occorrono e alle implicazioni di senso di cui sono portatrici. Serianni guida il lettore ad accostarsi al genio linguistico del nostro poeta nazionale.

selve_oscure_e_alberi_strani_cop.jpgSELVE OSCURE E ALBERI STRANI. I BOSCHI NELL'ITALIA DI DANTE, a cura di Paolo Grillo
Elemento centrale della vita delle società umane nell'età medievale, le "selve oscure" di dantesca memoria potevano essere usate come potenti metafore letterarie, ma rappresentavano anche spazi ecologici, nicchie di biodiversità, risorse economiche e oggetti di tutela giuridica. Per questo si propongono quale luogo per eccellenza di dialogo interdisciplinare. Le ricerche qui raccolte presentano alcuni dei molteplici approcci possibili allo studio dei boschi nell'Italia dei secoli XIII e XIV, coinvolgendo storici e storiche della letteratura e dell'arte, della cultura e della società, dell'economia e delle istituzioni, nonché studiosi e studiose di botanica, archeologia e paleobotanica.

 

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e molto altro ancora...
 

Ddante_barbero_cop.jpgANTE, Alessandro Barbero    in MLOL
Alessandro Barbero ricostruisce in quest'opera la vita di Dante, il poeta creatore di un capolavoro immortale, ma anche un uomo del suo tempo, il Medioevo, di cui queste pagine racconteranno il mondo e i valori. L'autore segue Dante nella sua adolescenza di figlio di un usuario che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati; nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante; nei vagabondaggi dell'esiliato che scopre l'incredibile varietà dell'Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche. Di Dante, proprio per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che di qualunque altro uomo dell'epoca: ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un teen-ager innamorato, o su cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia. Ma il libro affronta anche le lacrime i silenzi che rendono incerta la ricostruzione di interi periodi della sia vita, presentando gli argomenti pro e contro le diverse ipotesi, e permettendo a chi legge di farsi una propria idea, come quando il lettore di un giallo è invitato a seguire il filo degli eventi e ad arrivare per proprio conto a una conclusione. Un ritratto scritto da un grande storico, meticoloso nella ricerca e nell'interpretazione delle fonti, attento a dare piena giustificazione di ogni affermazione e di ogni ipotesi; ma anche un'opera di straordinaria ricchezza stilistica, che si legge come un romanzo.

a_riveder_le_stelle_cop.jpgA RIVEDER LE STELLE, Aldo Cazzullo   in MLOL
Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità – l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle».

italia_di_dante_cop.jpgL'ITALIA DI DANTE, Giulio Ferroni  in MLOL
Vincitore della 46.ma edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello, sezione Opera Critica
Vincitore del premio Viareggio-Rèpaci 2020, sezione Saggistica
Seguendo la traccia della Divina Commedia, e quasi ripetendone il percorso, Giulio Ferroni compie un vero e proprio viaggio all'interno della letteratura e della storia italiane: una mappa del nostro paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia. L'incontro con tanta bellezza, palese o nascosta, nelle città come in provincia, e insieme con tanti segni della violenza del passato e dei guasti del presente, è un modo per rileggere la parola di Dante in dialogo con l'attualità, ma anche per ritrovare in questi luoghi una ricchezza, storica e letteraria, che spesso fatichiamo a riconoscere anche là dove ci troviamo a vivere. Da nord a sud, dalla cerchia alpina alla punta estrema della Sicilia, da Firenze al Monferrato, da Montaperti a Verona, da Siena a Roma, Ravenna, Brindisi, si seguono con Dante i diversi volti di questo paese "dove 'l sì suona", "serva Italia", "bel paese", "giardin dell'impero": un percorso attraverso la storia, l'arte, la cultura, con quanto di essa luminosamente resiste e con ciò che la consuma e la insidia; ma anche un viaggio che riesce a restituirci, pur tra le fuggevoli immagini di uno smarrito presente, la profondità sempre nuova della nostra memoria.

posto_uomini_cop.jpgIL POSTO DEGLI UOMINI: Dante in Purgatorio dove andremo tutti, Aldo Cazzullo   in MLOL
Aldo Cazzullo prosegue il viaggio sulle orme del «poeta che inventò l'Italia». Il romanzo della Divina Commedia, dopo l'Inferno, racconta ora il Purgatorio: il luogo del «quasi», dell'attesa della felicità; che è in sé una forma di felicità. Un mondo di nostalgia ma anche di consolazione, dove il tempo che passa non avvicina alla morte ma alla salvezza. Una terra di frontiera tra l'uomo e Dio, con il fascino di una città di confine. La tecnica narrativa è la stessa di A riveder le stelle. La ricostruzione del viaggio nell'Aldilà viene arricchita dai riferimenti alla storia, alla letteratura, al presente. Il Purgatorio è il luogo degli artisti: il musico Casella, il poeta Guinizzelli, il miniaturista Oderisi che cita l'amico di Dante, Giotto. Ci sono i condottieri pentiti nell'ultima ora: Manfredi con il ciglio «diviso» da un colpo, Bonconte delle cui spoglie il diavolo ha fatto strazio, Provenzano Salvani che si umiliò a chiedere l'elemosina per un amico in piazza del Campo a Siena. E ci sono le donne: gli occhi cuciti dell'invidiosa Sapìa, le lacrime disperate della vedova Nella e la splendida apparizione di Pia de' Tolomei, l'unico personaggio a preoccuparsi per la fatica di Dante, «Deh, quando tu sarai tornato al mondo/ e riposato della lunga via...». Nel Purgatorio, oltre a descrivere il Bel Paese, il poeta pronuncia la sua terribile invettiva civile: «Ahi serva Italia, di dolore ostello...». E in cima alla montagna, entrato nell'Eden, ritrova Beatrice, più bella ancora di come la ricordava. Dante trema per l'emozione, piange, perde Virgilio, e si prepara a volare con la donna amata in Paradiso. E ognuno di noi, dopo due anni di pandemia, ha capito quello che il Purgatorio vuole significare. Può così sentirsi come Dante: «Puro e disposto a salire a le stelle».

dane_cosi_lontano_cop.jpgDANTE. COSI' LONTANO COSI' VICINO, Bianca Garavelli  in MLOL
È morto settecento anni fa, ma sembra che non sia mai stato così vicino a noi. Dante era un uomo profondamente immerso nel suo tempo, ma anche incredibilmente evoluto rispetto a esso. Era così avanti che molte delle cose di cui ha scritto ci aiutano, anche nel concreto, a capire meglio il nostro, di tempo. Questo è un viaggio nel viaggio dantesco, in cui Bianca Garavelli, una delle più note commentatrici e conoscitrici dell'opera del Poeta, ci prende per mano per insegnarci – proprio come fossimo suoi allievi – a leggere in Dante tutta la sua attualità. Sapevate, ad esempio, che Dante, uno dei primi tra i suoi contemporanei, si era avvicinato alla letteratura araba e che tra i modelli della Divina Commedia c'è Il libro della Scala, il racconto del viaggio nell'oltremondo compiuto da Maometto? Questa e altre scoperte su come Dante affronta i temi dell'orrore, dell'amicizia, della figura femminile, della struttura del cosmo, del rispetto della natura lo rendono a tal punto uno di noi da lasciarci senza fiato.

 

dante_amore_cop.jpgDANTE: amore, essere, intelletto, John Took
Conoscere Dante significa conoscere la sua opera, ma anche conoscere la sua vita. Non solo gli eventi esterni - gli amori, l'attività politica, gli amici, i nemici, l'esilio - ma anche e soprattutto il suo percorso interiore, quell'universo ricchissimo che Dante sottoponeva a un continuo scandaglio, per verificare scelte, mettere in crisi vecchi convincimenti, saggiare nuove strade da percorrere. Perché Dante - come scrive Piero Boitani nell'Introduzione - «è il primo grande scrittore dell'Occidente a legare la sua poesia a ciò che ha vissuto, a fare poesia della vita, dei suoi sogni, delle sue idee, dei suoi sentimenti, dei suoi fallimenti». È da questo presupposto che muove John Took, dantista tra i più importanti a livello internazionale, che in questo lavoro racchiude i frutti di un'intera vita dedicata al poeta, offrendoci la ricostruzione di una grande biografia intellettuale ed esistenziale. Ed è questo sguardo particolare all'opera di Dante che consente a Took di non trascurare nulla, di tenere assieme tutto, anche le opere «minori», perché ogni singolo verso, ogni singola riflessione trova senso e acquista un nuovo significato all'interno di un percorso più ampio, quello del cammino di Dante alla ricerca di ciò che può dirsi veramente e profondamente umano. Introduzione di Piero Boitani.
 

cammin_nostra_vita_cop.jpgIL CAMMIN DI NOSTRA VITA: Viaggio nella Divina Commedia, Luca Sommi  in MLOL
Se è vero, come si dice, che un classico è tale perché non smette mai di essere attuale, la Divina Commedia non può non esserlo. Anzi, ne rappresenta forse l'esempio più lampante ed emblematico della storia della letteratura. Amatissima, citatissima, ma spesso purtroppo fraintesa, dopo settecento anni questo capolavoro non smette di incuriosire e appassionare lettori di tutto il mondo. Dante ci fa emozionare per la tragica storia d'amore di Paolo e Francesca e ci spaventa con la mostruosità di Lucifero; ci conduce attraverso le atmosfere cupe e grottesche dell'Inferno, la salita al Purgatorio, fino alla luce e allo splendore del Paradiso; stordisce il lettore moderno con sottigliezze teologiche ma sa infiammarne l'animo con le sue invettive contro l'Italia; ci spiazza con l'enigma drammatico del conte Ugolino e ci eleva con la presenza di Beatrice e Virgilio. In queste pagine, Luca Sommi ci accompagna lungo questa rilettura della Divina Commedia con chiarezza per spiegare, in sintesi, cosa accade nella più grande opera «mai scritta da un cristiano». Un tributo amorevole e riverente, un libro unico che sorprenderà anche il lettore più esperto.

 

donne_dante_cop.jpgLE DONNE DI DANTE, Marco Santagata
Da settecento anni la stella di Dante continua a brillare alta nel firmamento degli «spiriti magni» del nostro paese e della cultura occidentale. Con piglio magistrale, Marco Santagata racconta il grande poeta fiorentino attraverso le donne che egli conobbe di persona o di cui sentì parlare, e che ne accompagnarono l'intero cammino. Si avvia così un autentico carosello di figure femminili: donne di famiglia, dalla madre Bella alla moglie Gemma Donati e alla figlia Antonia, che si farà monaca col nome di Beatrice; donne amate, prima fra tutte il suo amore giovanile, la Bice Portinari trasfigurata nella Beatrice della «Vita Nova» e del «Convivio», e poi angelicata nel Paradiso; infine le dame e le gentildonne del tempo, come Francesca da Rimini e Pia de' Tolomei, che pure trovano voce nelle cantiche della «Commedia». Lasciamoci allora guidare da parole e immagini alla scoperta anche delle zone d'ombra della biografia del poeta e vedremo dipanarsi uno straordinario, fitto garbuglio di vita vissuta e creazione letteraria.

 

come_dante_puo_salvarti_vita_cop.jpgCOME DANTE PUO' SALVARTI LA VITA, Enrico Castelli Gattinara  in MLOL
Nell'era dell'effetto Dunning-Kruger, quella distorsione per cui chi meno sa più crede di sapere, è bello scoprire che invece ci sono stati casi – e tanti – in cui sapere, ricordare, rievocare ha fatto letteralmente la differenza tra vivere o morire, tra fortuna e miseria, tra resistenza e disperazione. E non il conoscere pratiche estreme di sopravvivenza, ma il fatto di riportare alla mente il brano di un grande classico imparato a memoria ai tempi della scuola, di sapere come posare le dita su uno strumento musicale, di riuscire a immaginare un dipinto o poter scattare una fotografia, di comprendere, se non interpretare, un'opera teatrale. Il fatto di avere l'opportunità di accedere alla cultura. Sì, alla cultura. Enrico Castelli Gattinara tutti i giorni deve trovare il modo per convincere i suoi ragazzi che conoscere serve. E quando loro sbuffano alla richiesta di imparare qualche verso di Dante a memoria, comincia a raccontare loro la storia di un uomo che grazie a quelle terzine è sopravvissuto al campo di concentramento.