Milan Kundera, scrittore, saggista, poeta e drammaturgo ceco naturalizzato francese è morto oggi all'età di 94 anni. Nato a Brno il 1º aprile 1929, studia letteratura e musica a Praga. Dopo aver seguito i corsi di letteratura all'Università di Praga, Kundera passa alla Scuola di Cinema, dove si laurea e dove in seguito terrà corsi di letterature comparate. Nel 1948, ancora studente, si iscrive al Partito comunista. Ne viene espulso nel 1950 per via di alcune critiche alla sua politica culturale; nel 1956 è riammesso, diventando un punto di riferimento nella cultura ceca di quegli anni. Ha esordito come poeta (L’uomo è un grande giardino, 1953; Monologhi, 1957) ottenendo poi un vasto successo con le serie di novelle Amori ridicoli (1963, 1964).
Ha debuttato come drammaturgo nel 1962 con I proprietari delle chiavi, ambientato nel periodo dell’occupazione fascista.
Il suo primo romanzo, Lo scherzo (1967), è una satira violenta e dolorosa della realtà cecoslovacca negli anni del culto della personalità. A causa delle sue posizioni, i successivi romanzi di Kundera – La vita è altrove (1973), Il valzer degli addii (1975), Il libro del riso e dell’oblio (1978) che gli costa la cittadinanza cecoslovacca – sono stati vietati in patria e pubblicati all’estero.
Nel 1981, grazie a un interessamento da parte del presidente francese François Mitterrand, ottiene la cittadinanza francese. In seguito sarà soprattutto il romanzo e la saggistica a interessarlo. Storia, autobiografia e intrecci sentimentali si fondono ne L’insostenibile leggerezza dell’essere (1984) che è forse il suo libro più famoso (e da cui è stato tratto anche un film) è il suo libro summa e testamento insieme. Negli anni Novanta ha iniziato a scrivere in francese: a quest’ultima fase appartengono le opere La lentezza (La lenteur, 1995), L’identità (L’identité, 1997), L’ignoranza (L’ignorance, 2001) e i saggi I testamenti traditi (Les testaments trahis, 1992) e Il sipario (Le rideau, 2005).
Nel 2009 per Adelphi (il suo editore italiano di riferimento) è uscito il complesso Un incontro, sulla fisionomia del romanziere e la sua occulta, vitale, dolorosa fisiologia.
Del 2013 La festa dell'insignificanza, che può essere considerato una sintesi di tutta la sua opera. Una strana sintesi. Uno strano epilogo. Uno strano riso, ispirato dalla nostra epoca che è comica perché ha perduto ogni senso dell'umorismo.
Milan Kundera è stato più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura.
Nel 2011 le sue opere sono state raccolte in due volumi, a cura di François Ricard, nella "Bibliothèque de la Pléiade", collana prestigiosa della Gallimard dove solo raramente vengono ammessi autori viventi.
Opere di Milan Kundera nel nostro catalogo
Opere di Milan Kundera in Mlol
Approfondimenti: RaiCultura
Leggi la recensione de Il passeggero su filosofiaecultura