Un giorno, a ventinove anni, Murakami Haruki era allo stadio a guardare una partita di baseball quando, osservando la traiettoria della palla finire nel guantone di un giocatore, ha come un'illuminazione: lui, un giorno, diventerà uno scrittore. Tornato a casa, lo racconta lui stesso nell'introduzione inedita di questo volume, sul tavolo della cucina inizia a scrivere un romanzo e poi un altro ancora, nei ritagli di tempo mentre gestisce il suo jazz bar a Tokyo (il famoso «Peter the cat»). I romanzi sono Ascolta la canzone del vento (uscito in Giappone nel 1979 che vinse nello stesso anno il premio Gunzō) e Flipper, 1973 (arrivato in libreria un anno dopo). In Italia i due romanzi verranno in un unico volume con il titolo Vento & Flipper, solo 37 anni dopo.
I due compongono le basi per il romanzo Nel segno della pecora, considerato dall'autore il suo vero debutto letterario.Tutti assieme, i tre romanzi formano la Trilogia del Ratto, in tutti infatti c'è la presenza del Sorcio, amico dell'io narrante.
L'universo di Murakami è tutto già presente, concentrato in due storie delicate, misteriose, incredibilmente moderne (ai tempi, in patria, furono accolte come romanzi dirompenti, che rivoluzionavano la lingua e l'immaginario della narrativa tradizionale giapponese). Ascolta la canzone del vento è la storia di uno studente che ammazza il tempo al Jay's Bar - un locale tenuto da un cinese di mezza età - in compagnia del Sorcio, un ragazzo ricco, ma profondamente solo e disilluso. I pomeriggi e le serate passano così, bevendo e fumando troppo, ascoltando jazz, confidandosi col vecchio Jay, che fa quasi da fratello maggiore per questi giovani malinconici, già delusi dalla vita. Finché un giorno, nei bagni del locale, il narratore non incontra una ragazza misteriosa. La riporta a casa, scopre che lavora nel vicino negozio di dischi, inizia a frequentarla: ma quando, senza dare spiegazioni, la ragazza cambierà lavoro e sparirà dalla sua vita, il protagonista capirà che fino ad allora era stato lui a confessarsi, a parlare delle sue ferite, di una ex che si è suicidata, senza mai penetrare il mistero di quell'affascinante fanciulla. Flipper, 1973 si svolge qualche anno dopo: il narratore è lo stesso, non è piú uno studente, ma lavora in una piccola agenzia di traduzioni e convive con due gemelle arrivate nella sua vita da chissà dove. Ha perso i contatti col Sorcio, che invece passa ancora le sue serate al Jay's Bar. Insomma, tutto sembra scorrere pacificamente, almeno fino all'arrivo di un misterioso flipper e alla partenza del Sorcio... «Pubblicare questi due romanzi in un unico volume funziona perfettamente: sembrano i due lati di una stessa musicassetta. E quando un lato giunge al termine, l'altro è pronto per cominciare». «The Huffington Post»
I suoi libri nelle biblioteche
"Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina...". Così comincia il romanzo di Banana Yoshimoto, "Kitchen". Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, e rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la famiglia si può non solo scegliere, ma anche inventare. Così il padre del giovane amico Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità. Con questo romanzo, e il breve racconto che lo chiude, Banana Yoshimoto si è imposta all'attenzione del pubblico italiano mostrando un'immagine insolita del Giappone , con un linguaggio fresco e originale, quasi una rielaborazione letteraria dello stile dei fumetti manga.