Il giardino dei Finzi Contini
Classico italiano sul tema della persecuzione degli ebrei, pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1962, Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani si ispira alla storia di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di Ferrara e alle vicende della sua famiglia. L’ambientazione del romanzo pare infatti ricalcare le sembianze della villa ferrarese con splendido giardino in cui abitavano i Magrini.
In incipit di romanzo un narratore interno senza nome, protagonista del racconto, in visita a delle tombe etrusche, corre col pensiero alla tomba dei Finzi Contini nel cimitero ebraico di Ferrara. Da lì scaturisce in flashback la storia e si dipana l’intero romanzo.
Il narratore ci racconta dei suoi primi approcci con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale e da un’educazione iper protettiva. Quando le leggi razziali vengono promulgate in Italia, i tre giovani si avvicinano e si incontrano sempre più spesso, fino al nascere di un vero e proprio amore tra il protagonista e Micòl. È possibile considerare un vero personaggio del romanzo anche il giardino di casa Finzi-Contini, grande e magnifico, luogo che diventa teatro di sogni, attese e delusioni. Ma la spietatezza del momento storico sta precipitando e un destino tragico si sta abbattendo sulla splendida famiglia alto borghese.
La voce narrante in prima persona, facilmente identificabile come un alter ego dell’autore, rende il romanzo assai coinvolgente. Lettura necessaria per chi ancora non lo conoscesse, ma anche ottima rilettura per non dimenticare.
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Approfondimento:
Giorgio Bassani su Rai Cultura
La famiglia Karnowski
La famiglia Karnowski è un notevole romanzo di Israel Joshua Singer, fratello non meno talentuoso del più famoso Isaac B. Singer, Premio Nobel per la letteratura. Pubblicato per la prima volta nel 1943, poco prima della morte dell’autore, il romanzo racconta la storia di tre generazioni di una famiglia ebrea polacca. Può a tutti gli effetti essere considerato un classico della letteratura. La storia si dipana attraverso le parabole struggenti e avvincenti di tre personaggi: David Karnowski, il capostipite, che lascia la Galizia polacca per insediarsi a Berlino; Georg Moses Karnowski, figlio di David, che si allontana dalla fede ebraica fino a diventare ateo e a condurre una vita completamente lontana dagli insegnamenti del padre; Joachim Georg Karnowski, detto Jegor, nipote di David, che resta affascinato dall’ascendente partito nazista e dallo zio Hugo, ariano e antisemita, ma che presto assaggerà l’umiliazione personale per il fatto di essere ebreo nella Germania del suo tempo. Non è un destino di deportazione, ma di fuga, quello che attende la famiglia Karnowski: la nuova patria sarà New York. Una volta in salvo, i Karnowski credono che il peggio sia passato, ma dovranno invece fare i conti con la follia di Joachim-Jegor e con il suo odio distruttivo e autodistruttivo contro tutti gli ebrei, con un finale che lascia senza fiato fino all’ultima parola.
Portato al successo dalla casa editrice Adelphi, La famiglia Karnowski rimane un imperdibile per ogni lettore amante della grande letteratura del Novecento.
Approfondimento:
Rai Cultura