Andrej Platonov è stato uno scrittore sovietico (Voronež, 28 agosto 1899 – Mosca, 5 gennaio 1951). Lo sterro fu scritto nel periodo del massimo sforzo staliniano per industrializzare il paese, alfabetizzare le masse ed eliminare i «nemici del popolo». Il romanzo, che fu colpito dalla censura staliniana, racconta con lucidità e spietata ironia un mondo segnato dal concetto dell’ineluttabilità della Storia, e rappresenta uno dei punti più alti della letteratura russa del Novecento, tanto che Iosif Brodskij ha paragonato Platonov ai grandi padri del secolo come Kafka, Joyce, Proust e Musil. In seguito all'ordine di persecuzione impartito da Stalin, nessun giornale, nessuna rivista osò più stampare una sola lettera di Platonov, per cui lo scrittore non poté mai difendersi pubblicamente.
La storia si svolge nel 1929, in un luogo della Russia meridionale che non viene definito. Un gruppo di manovali è impegnato a scavare le fondamenta per la costruzione della futura «casa proletaria comune»: un’impresa che per loro rappresenta un riscatto dall’indigenza e una speranza di un cambiamento della propria sorte. La loro impresa, tuttavia, dovrà fare i conti con l’ottusità della burocrazia di partito e del sindacato. Negli anni della collettivizzazione forzata delle campagne e della liquidazione violenta dei kulaki, i contadini si opponevano alla riforma agraria: Platonov scrive e cerca di pubblicare racconti e romanzi fortemente satirici e critici, che denunciano le violenze, ma anche la tragica disorganizzazione della vita rurale di cui il regime è responsabile. La genialità del romanzo Lo sterro consiste nella simulazione di un’opera dallo stile in linea con quanto richiesto dal regime, dalle caratteristiche della militanza intellettuale, ma che finisce invece per rappresentare una profonda critica al sistema.
Corrispondente di guerra dal fronte durante gli anni del secondo conflitto mondiale, dopo aver contratto la tubercolosi curando fino alla morte un figlio ammalato, Platonov muore a sua volta nella miseria più assoluta nel 1951. Lo sterro fu pubblicato per la prima volta all’estero nel 1969 e in Urss solo nel 1987. Oggi il romanzo fa parte della collana Introvabili edita da Minimum Fax.
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