È orribile invidiare qualcuno che si detesta, ma a volte può succedere. Questo è quanto accade a Carlo, un traduttore in difficoltà economiche che vive alla periferia di Firenze, quando decide di prendersi in casa un inquilino con il quale dividere le spese. Alla sua porta si presenta Fred, abbigliamento stravagante, modi irritanti e fare invadente, ed è chiaro fin da subito che questa coabitazione invece di risolvere un problema ne creerà infiniti altri. Ha inizio così una "convivenza impossibile". Fred non è un inquilino modello: è disordinato, rumoroso, indiscreto e pian piano si impossessa non solo degli spazi ma anche della vita e dei pensieri di Carlo. Sbarazzarsi di lui non è facile; il fascino "maligno" che esercita è irresistibile, come pure la semplice naturalezza con cui attraversa i casi della vita: sa muoversi con disinvoltura nelle situazioni difficili, ha sempre la battuta pronta, riesce a volgere le cose continuamente a proprio favore, e soprattutto ha uno strepitoso successo con le donne, nessuna riesce a resistere ai suoi modi di galante mascalzone. Insomma, l'esatto opposto di Carlo, o meglio, forse proprio quello che lui vorrebbe essere. La storia, fin qui tragicomica, prende però una piega decisamente più seria quando si profila sulla scena l'inquietante figura di un misterioso assassino, e i sospetti della polizia cadono proprio sull'appartamento del povero traduttore e del suo strano ospite...
I suoi libri nelle biblioteche
Questo romanzo di Sibilla Aleramo fu pubblicato per la prima volta nel 1906.
La fortuna immediata del volume, sia in Italia che nei paesi in cui fu tradotto, fece scoprire al mondo un'autrice che avrebbe fornito negli anni altre grandi prove del proprio talento.
Una delle principali ragioni del successo del libro fu il suo tema: si tratta infatti di uno dei primi libri femministi apparsi da noi. Al cuore di questo romanzo ampiamente autobiografico c'è la sua autrice. Come scrive Emilio Cecchi nella postfazione, «con l'Aleramo, non si trattava più di un'autrice, d'una artista soltanto: si trattava anche d'una rivendicatrice della parità femminile, d'una ribelle».
A più di un secolo dalla sua prima pubblicazione, questo vibrante ritratto di una donna che lotta per il diritto a vivere con pienezza e libertà la sua vita si conferma una lettura imprescindibile.
Su è possibile vedere lo sceneggiato televisivo, trasmesso nel 1977, liberamente tratto dal romanzo di Sibilla Aleramo.
Lo sceneggiato, diretto da Gianni Bongioanni, racconta la storia di Lina, interpretata da Giuliana De Sio, che si ribella alla chiusa mentalità del suo tempo assecondando con coraggio, non senza pagare un prezzo, le proprie aspirazioni di donna.
Trovi approfondimenti su: raiscuola.rai.it e enciclopediadelledonne.it
I suoi libri nelle biblioteche
Premiato da Carmen Covito, Laura Grimaldi, Rosaria Guacci, Marisa Rusconi e dagli altri diciannove giurati del Premio del Giovedì - 1996, questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1995 con una quarta di copertina firmata da Grazia Cherchi, dove si diceva: "Nel Fuggiasco Carlotta, proprio lo stesso Carlotta che ha dato il nome a uno dei casi giudiziari più allucinanti del dopoguerra, ci narra le sue peripezie nel periodo della latitanza, prima in Francia e poi in un Messico horror e canagliesco. (...) Come ci si comporta da latitanti? Come ci si muove, si cerca lavoro, si evitano i poliziotti, si dà appuntamento ai parenti? Il racconto è vivace, appassionato, ricco di incontri amicali e amorosi, ironico e, cosa rara, autoironico".
I suoi libri nelle biblioteche