I premi

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Le sezioni: 

Premio Opera Italiana (tre vincitori)
Super Mondello  (selezionato tra i vincitori di "Opera Italiana" e vincitore assoluto)

Mondello Giovani (selezionato tra i vincitori di "Opera Italiana")
Autore straniero 

 

Vince il premio Super Mondello: Stirpe e vergogna di Michela Marzano (Rizzoli)

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Vince il premio Mondello Giovani: Vita mortale e immortale della bambina di Milano di Domenico Starnone (Einaudi)

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I vincitori del Premio Opera Italiana
 

perfezioni_cop_0.jpgLe perfezioni di Vincenzo Latronico (Bompiani)

Tutti vorrebbero la vita di Anna e Tom. Un lavoro creativo senza troppi vincoli; un appartamento a Berlino luminoso e pieno di piante; una passione per il cibo e la politica progressista; una relazione aperta alla sperimentazione sessuale, alle serate che finiscono la mattina tardi. Una quotidianità limpida e seducente come una timeline di fotografie scattate con cura. Ma fuori campo cresce un'insoddisfazione profonda quanto difficile da mettere a fuoco. Il lavoro diventa ripetitivo. Gli amici tornano in patria. Il tentativo di impegno politico si spegne in uno slancio generico. Gli anni passano. E in quella vita così simile a un'immagine – perfetta nel colore e nella composizione, ma piatta, limitata – Anna e Tom si sentono in trappola, tormentati dal bisogno di trovare qualcosa di più vero. Ma esiste? Vincenzo Latronico torna alla narrativa con una storia lucida e amara di sogni e disillusioni, una parabola sulle nostre vite assediate dalle immagini dei social media e sulla ricerca di un'autenticità sempre più fragile e rara.

In MLOL

Approfondimento su Rivistastudio

stirpe_vergogna_cop.jpgStirpe e vergogna di Michela Marzano (Rizzoli)

Michela Marzano intreccia il passato familiare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, tra il nonno Arturo e il nipotino Jacopo, l'autrice ridisegna il percorso che l'ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni: il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l'Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (così pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, mettendo in luce la rimozione collettiva dell'humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici.

In MLOL

Approfondimento su RaiCultura

vita_mortale_immortale_bambina_cop.jpgVita mortale e immortale della bambina di Milano di Domenico Starnone (Einaudi)

Immaginate un bambino sognatore, sempre affacciato alla finestra. La nonna sfaccenda in cucina, e ogni tanto butta un occhio a guardarlo. Lui invece fissa sedotto il balcone del palazzo di fronte, dove la bambina dai capelli neri danza la sua danza temeraria. Per un amore cosí, un ragazzino ardimentoso può spingersi a prodezze estreme, duelli all'ultimo sangue, addirittura a parlare l'italiano. Sarà la nonna – che per lui ha un'adorazione smisurata – a vegliare sulle sue millanterie, seduta nel cantuccio della cucina. Lei non ha dimestichezza con le parole, ma non difetta di fantasia. Quando, forte della sua lunga vedovanza, gli racconta della fossa dei morti, scolpisce immagini indelebili nella mente del nipote. Da bambini si può essere tutto. L'esploratore o il mozzo, il naufrago o «il caubboi», Ettore o Ulisse. Da bambini ci si può innamorare guardando il balcone tutto celeste del palazzo davanti, o credere di aver trovato la fossa dei morti proprio dietro l'aiuola del cortile, da dove si sentono salire inequivocabili tonfi sinistri. Un libro irresistibile, tagliente come le spade della fantasia nascoste sotto il letto, prezioso come un gioiello di famiglia, in cui la scoperta dell'amore e la scoperta della morte si inseguono segnando la fine dell'infanzia. O, chissà, prolungandola al punto che ci si attarda nei giochi e, come teme la nonna, non si cresce piú.

In MLOL 

Approfondimento su leparolelecose

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Autore straniero

Annie Ernaux

Motivazione

“Nella sua ricca e varia esperienza di scrittura”, dichiara il giudice monocratico Lorenzo Tomasin, “Annie Ernaux ha rivisitato in modo originale e sovversivo le forme canoniche della narrativa contemporanea sperimentando un linguaggio di grande eleganza e precisione, capace però di far sussultare le strutture del testo e del racconto. 
Attenta alla forza spesso sconvolgente di esperienze individuali in apparenza normali, Ernaux ha al tempo stesso una viva sensibilità per la dimensione sociale, e in alcuni casi propriamente politica della scrittura letteraria, intesa come strumento di indagine e di critica del presente”.