Vincitore
Motivazione:
“Fin dal titolo del libro, la “dolcezza” è una dichiarazione programmatica di resilienza: la “vita dolce” è infatti proprio una vita che si scontra ogni giorno con la realtà dolorosa di una malattia terribile. Eppure, è una vita che a ogni istante viene vissuta con incrollabile tenerezza, e persino con ironia. Una vita dolce racconta l’Alzheimer di S., la compagna del narratore: “Io e S. ridiamo e piangiamo molto”, scrive Sebaste; ma “ridere è una sfaccettatura della perdita”. Ridono, ma anche cantano e ballano, creando una sorprendente “Zona Temporaneamente Liberata”. La privatissima esperienza raccontata riguarda in realtà tutti, e dà luogo a una serie inesauribile di rivelazioni, in un confronto permanente con il sacro e la verità: perché è la stessa malattia a dare rilievo all’assolutezza del “qui e ora”, a quell’“adesso che è sempre” e che illumina “l’eternità come simultaneità”.
Ricchissimo sul piano intellettuale, il libro è anche sempre carico di poesia: a cominciare dal quotidiano scambio di haiku fra il narratore e S., nella lotta contro il progressivo disintegrarsi della memoria. Alla storia principale si intrecciano poi altre storie: come quella della relazione con l’altra compagna di vita del narratore, la geniale artista Cathy Josefowitz. Dentro la cornice narrativa, Una vita dolce accoglie materiali diversissimi: ricordi; citazioni; meditazioni; aforismi. Questo densissimo Zibaldone è anche una riflessione sul senso della scrittura: “Tutta la letteratura è un esercizio di resistenza e liberazione dalle illusioni”. Grazie a Sebaste, ora lo sappiamo meglio: l’atto stesso di scrivere è una forma di resilienza.”
Vincitore giuria popolare
Finalisti 2023
In eBook
LA FIGLIA DEL FERRO
LA BAMBINA SPUTAFUOCO
TUAMORE
SARÀ SOLO LA FINE DEL MONDO
UNA VITA DOLCE
TREMA LA NOTTE