(Agg. 2025)
Il 25 aprile è il giorno in cui ogni anno in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
25 aprile / Luca Baldissara
Possiamo immaginare l'Italia senza il 25 aprile? Il 25 aprile è una festa civile fondativa dello spirito repubblicano. Eppure, non è mai stata pienamente condivisa dagli italiani, talvolta addirittura percepita come divisiva. Sino agli anni Ottanta, anche nel conflitto politico più duro, ha rappresentato uno spazio di legittimazione democratica delle culture politiche che avevano traghettato il paese dalla dittatura alla Repubblica e scritto la Costituzione. Con l'implosione del sistema dei partiti, negli anni Novanta, è sembrata trasformarsi in un'arena di reciproca delegittimazione, per poi presentarsi nell'ultimo quindicennio col generico e asettico volto di una «festa della libertà». Un libro dalla parte del 25 aprile.
Storia passionale della guerra partigiana / Chiara Colombini
Le passioni e i sentimenti, lo sappiamo, hanno un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Ci fanno compiere scelte improvvise, ci fanno gioire e soffrire. Alimentano un fuoco che non può essere spento. Passioni e sentimenti certamente mossero le donne e gli uomini che scelsero la strada della ribellione e della Resistenza durante la guerra. Possiamo comprenderle davvero noi che viviamo un altro tempo e un’altra storia? È quanto prova a fare Chiara Colombini, cogliendo, attraverso diari, lettere e carteggi, queste passioni ‘in diretta’, nel loro erompere durante quei venti mesi, tenendo sullo sfondo ciò che solo lo svolgersi della storia ha permesso di razionalizzare. In un tempo condizionato dall’eccezionalità che deriva dall’intreccio tra guerra totale, occupazione e guerra civile, i partigiani si innamorano, coltivano ambizioni, si accendono di entusiasmo o si arrovellano nell’insoddisfazione. Una condizione in cui, oltre alla vita, è in gioco ciò che si è scelto di essere. E, a quasi ottant’anni di distanza, emerge intatto il fascino di quell’esperienza così centrale per la storia di questo paese, la sua dimensione di profonda umanità, il prezzo pagato da uomini e donne direttamente nelle loro esistenze, il loro lascito.
M. / Antonio Scurati
La serie "M" di Antonio Scurati è un progetto letterario monumentale che fonde romanzo e saggio storico per raccontare, anno dopo anno, l’ascesa, il dominio e il declino del fascismo in Italia attraverso la figura di Benito Mussolini. L'opera mira a restituire la complessità di un'epoca cruciale del Novecento, intrecciando fatti storici documentati con una narrazione avvincente e immersiva. Scurati ricostruisce non solo gli eventi, ma anche il clima culturale, politico e sociale dell’Italia del tempo, con l’intento dichiarato di non dimenticare e di comprendere come nasce una dittatura.